10 aprile 2025
La Pasqua in Italia non è solo una celebrazione religiosa e un inno alla primavera, ma anche e soprattutto un vibrante affresco di convivialità. È il momento in cui le case si riempiono del profumo di antiche ricette tramandate di generazione in generazione, quando famiglie e amici si stringono attorno a tavole imbandite, celebrando non solo la rinascita della natura, ma anche il calore degli affetti più sinceri.
Un Viaggio Gustativo attraverso l'Italia in Festa
Se la penisola intera si veste a festa, le tavole pasquali italiane sono un vero e proprio caleidoscopio di sapori. Dalla Sardegna con le sue delicate "pardulas", scrigni di ricotta e zafferano, al Lazio con la rustica "coratella" d'agnello, dalla profumata "schiacciata" toscana, intrisa di anice, fino ai fantasiosi "agnelli" di marzapane siciliani, ogni angolo d'Italia celebra la Pasqua con preparazioni che affondano le radici in storie secolari.
Partiamo allora alla scoperta delle storie e delle curiosità che si celano dietro cinque ricette tradizionali pasquali, veri e propri emblemi del gusto e della cultura italiana in festa.
La pastiera, regina indiscussa della Pasqua partenopea, affonda le sue radici in un passato avvolto dalla leggenda. Si narra che le sue origini siano legate ai riti pagani in onore di Cerere, dea della fertilità e del raccolto, celebrati in primavera. La sua forma rotonda potrebbe richiamare il ritorno ciclico delle stagioni. Una leggenda più romantica la attribuisce alla sirena Partenope, che avrebbe ricevuto in dono dagli abitanti del golfo sette ingredienti preziosi – la ricotta, le uova, il grano, l'acqua di fiori d'arancio, lo zucchero, le spezie e la scorza degli agrumi – per creare un dolce dal sapore celestiale. La preparazione della pastiera è un vero e proprio rito familiare, spesso compiuto con giorni di anticipo per permettere ai profumi di amalgamarsi e sprigionare tutta la loro magia.
La pastiera viene tradizionalmente preparata il Giovedì o il Venerdì Santo e consumata durante il pranzo di Pasqua e nei giorni successivi. Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta, con piccole varianti che ne sottolineano l'unicità. Il profumo inebriante che si diffonde dalle case durante la sua cottura è già di per sé un annuncio della festa.
Originaria della Liguria, questa torta salata è un vero e proprio omaggio alla primavera e ai suoi prodotti. La tradizione più rigorosa impone che la sua sfoglia sia composta da ben 33 strati sottilissimi, a rappresentare gli anni di Cristo. Il ripieno, un armonioso connubio di bietole (o spinaci), ricotta fresca e uova intere che cuociono in piccoli incavi, simboleggia la rinascita e la fertilità. Le uova, disposte in modo strategico, diventano un elemento decorativo e simbolico al taglio della torta. La preparazione della Pasqualina era un tempo una vera e propria sfida di abilità per le massaie liguri, orgogliose di stendere sfoglie così sottili da poter leggere un giornale attraverso di esse.
La torta pasqualina è un elemento imprescindibile del pranzo di Pasqua ligure, ma è anche perfetta per arricchire il buffet di Pasquetta o per una gita fuori porta. La sua versatilità la rende apprezzata in ogni momento della festa.
La colomba, con la sua inconfondibile forma che richiama l'uccello simbolo di pace, è uno dei dolci pasquali più iconici d'Italia. Le sue origini sono incerte e avvolte da diverse leggende. Una delle più affascinanti la lega alla regina longobarda Teodolinda, che durante l'assedio di Pavia nel VI secolo avrebbe offerto ai nemici un pane a forma di colomba in segno di pace. Un'altra narrazione la fa risalire all'assedio di Milano nel XII secolo, quando un fornaio, per evitare di consegnare i suoi migliori lievitati come tributo, li avrebbe modellati a forma di colomba, ottenendo così la grazia. Oggi, la colomba, con la sua pasta soffice arricchita da canditi e ricoperta da una croccante glassa alle mandorle, è un dolce immancabile sulle tavole di tutta Italia.
La colomba è un dolce versatile, perfetto per la colazione di Pasqua, come elegante conclusione del pranzo o per accompagnare un caffè o un tè durante le giornate festive. La sua confezione curata la rende anche un apprezzato regalo.
Tipica delle Marche e dell'Umbria, la crescia al formaggio è una torta salata dal sapore intenso e dalla consistenza soffice, un vero e proprio simbolo della Pasqua nell'Italia centrale. Le sue origini affondano nelle tradizioni contadine, quando i prodotti della terra e del lavoro manuale venivano celebrati con preparazioni semplici ma ricche di gusto. Il protagonista indiscusso è il formaggio pecorino, che con la sua sapidità caratterizza in modo inconfondibile questa preparazione. La lievitazione, spesso lunga e naturale, conferisce alla crescia una morbidezza unica. In alcune zone, è tradizione prepararla il Venerdì Santo e consumarla durante la colazione di Pasqua, accompagnata da salumi e uova sode, in un trionfo di sapori rustici e autentici.
La crescia al formaggio è un elemento fondamentale della colazione pasquale nel centro Italia, ma è anche un ottimo antipasto o un sostanzioso spuntino per la gita di Pasquetta. La sua fragranza inconfondibile annuncia l'arrivo della festa.
Il casatiello, o tortano, è un'altra icona della Pasqua napoletana, una torta rustica ricca e sostanziosa che incarna l'abbondanza e la convivialità. La sua preparazione prevede un impasto lievitato arricchito da strutto, salumi misti (come ciccioli, salame e pancetta) e formaggio, generalmente provolone piccante. La caratteristica distintiva del casatiello sono le uova intere, con il guscio, incastonate nell'impasto e tenute ferme da croci di pasta, simbolo della Passione di Cristo e della sua successiva Resurrezione. Il nome "casatiello" deriva dal termine dialettale "caso", che significa formaggio. La sua preparazione è un rito che coinvolge tutta la famiglia, e il suo profumo intenso pervade le case nei giorni precedenti la Pasqua.
Il casatiello è un protagonista indiscusso del pranzo di Pasqua e delle scampagnate di Pasquetta. È un piatto unico, talmente ricco e saporito da poter essere gustato da solo o accompagnato da altri rustici e formaggi. La sua forma a ciambella simboleggia la ciclicità della vita e la continuità delle tradizioni.
Attraverso questi cinque emblemi della gastronomia pasquale italiana, possiamo assaporare non solo la ricchezza e la varietà della nostra cucina regionale, ma anche lo spirito di festa, di condivisione e di profondo legame con la tradizione che rende unica la Pasqua nel nostro Paese. Ogni boccone è un viaggio nella storia, nella cultura e nel cuore pulsante dell'Italia.
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