03 luglio 2023
Colore delicato, sapore genuino, leggero e fresco al palato. Negli anni il vino rosé ha riscosso sempre più successo nel mercato italiano. Perché? Al di là di una tendenza forse passeggera, nel tempo la qualità di questo prodotto è aumentata di gran lunga, lo dimostra il fatto che sia diventato uno dei vini più apprezzati anche all'estero e che le bottiglie siano sempre più richieste dalle cantine dei ristoranti stellati.
È un prodotto che nasce da uve rosse vinificate in bianco. Il tempo di macerazione determina l’intensità del colore, ed è molto breve. Una volta pigiate le uve, le bucce e i vinaccioli (i semi) ven gono fatti macerare nel mosto, come si fa anche per il vino rosso, ma per il vino rosè per un tempo brevissimo, massimo due giorni. In seguito il mosto viene separato dalla parte solida e continua con la fermentazione esattamente come se fos se mosto bianco. Esiste anche un secondo metodo di vinificazione del vino rosè
detto “salasso”, utilizzato per esempio in Francia per gli Champagne Rosé, ed è una tecnica di vinificazione che consiste nella macerazione del mosto rosso e una volta raggiunto il colore desiderato, vie ne prelevata una quantità di mosto che poi continuerà a fermentare separata mente senza bucce.
Con questi due metodi si ottiene il colore e i sapori tipici del vino rosé. Il vino rosè in sostanza non è un vitigno, né un tipo d’uva, né un miscuglio: è un modo parti colare di vinificare il vino.
Il Colore dei vini rosati copre un intervallo che va dal rosa tenue, appena percettibile, al rosso chiaro molto trasparente, chiamato tradizionalmente “chiaretto“. L’intensità del colore dei vini rosati è funzione del vitigno, della provenienza geografica, durata di macerazione dell'uva ed età del vino. Vi sono quindi tre tonalità di base di colore dei vini rosati, in ordine di intensità:
Le caratteristiche del profumo del vino rosè sono delicate ma anche intense con un bouquet floreale che può variare dai frutti di bosco, ai sentori di ciliegia, sentori a tratti agrumati che richiamano il pompelmo e la scorza d’arancia.
Al palato è molto fresco e scivola giù bene: il tannino è pochissimo ed è perfetto per chi non ama i vini corposi. Un’altra caratteristica molto amata sono le note saline e minerali, davvero rinfrescanti.
I vini Rosé sono ottimi aperitivi, ovvio abbinamento con salumi, con il sushi sono un must, ma provali con una zuppa o una frittura di pesce, buoni con qualsiasi primo, sono i re dei piatti freddi estivi.
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